Castel Casanova

Le rovine di Castel Casanova quasi non si vedono dalla Valle dell'Adige, solo il grande mastio s'innalza nel cielo sopra Terlano paese da questo sperone di roccia. La rocca venne menzionata per la prima volta nel XIII secolo, più precisamente nel 1228, e si presume che rappresentasse un punto d'appoggio per la chiusa eretta come dogana nei pressi di Terlano. Nel 1270, il maniero fu distrutto nel corso delle lotte tra Mainardo II di Tirolo-Gorizia ed il Vescovo di Trento. Ma già poco dopo, il castello fu ricostruito e ampliato. Si dice che Margherita di Tirolo-Gorizia (1318 - 1369), Contessa del Tirolo e nipote di Mainardo II, passasse volentieri le giornate a Castel Casanova.

Fino ad oggi, questo fatto però non è stato dimostrato. La rocca deve il soprannome Maultasch al fatto che la stazione doganale sotto il castello venne chiamata "mala tasca" (trappola per topi). Altre fonti invece raccontano, che Margherita venne chiamata in modo dispregiativo "Maultasch" per la sua grande bocca. Diverse sono le leggende legate alle rovine, come quelle che narrano di un favoloso tesoro. Tra il 1382 ed il 1559, Castel Casanova fu in possesso dei Signori di Niedertor di Bolzano, mentre fino al 1733 vissero qui i Conti di Wolkenstein, proprietari di Castel Trostburg.

I Conti di Enzenberg fecero infine consolidare e ristrutturare una parte della rocca. Dal basso, si vede solo l'imponente mastio pentagonale, che s'innalza su uno sperone di roccia porfirica. E come si raggiunge Castel Casanova (Burg Neuhaus)? La Passeggiata Margarethe, amata anche dalle famiglie, ti porta in una camminata di 30 minuti dalla strada di Meltina, sopra Terlano, alla rocca. Inoltre, Castel Casanova è una delle stazioni lungo il Sentiero dei Castelli "Castelronda".