La pista ciclabile “Augenreise” (Viaggio Visivo), un tratto artistico della Ciclabile Valle Isarco, porta da Prato all’Isarco fino a Bolzano
Galleria immagine: Prato all’Isarco
Prato all'Isarco (Blumau) si trova su ben tre territori comunali, i cui confini sono segnati dal fiume Isarco e dal Rio Bria (o Rio di Tires). La maggior parte del paese si estende sul territorio comunale di Cornedo all'Isarco, mentre alcune parti appartengono al comune di Renon e di Fiè allo Sciliar. Qui, la strada si divide: attraverso la galleria arrivi a Collepietra e quindi nella zona del Catinacco-Latemar, mentre la strada nella valle prosegue fino a Chiusa e Bressanone, e infine in Val Pusteria.
Il piccolo paese a 315 m di altitudine in Valle Isarco venne menzionato per la prima volta come "Plamau". Il nome deriva dalla parola "Plumme" che significa "zattera in legno", infatti una volta da questa località partivano le zattere che trasportavano il legname fino alla Pianura Padana. A causa dei lavori per la costruzione dell'Autostrada del Brennero, nel 1967 la Cappella di San Sebastiano, risalente al XII secolo, è stata abbattuta. In seguito, l'albergo "Zum kalten Keller" è stato trasformato nell'attuale chiesa. Un monumento commemorativo ricorda oggi invece il campo d'internamento che venne stabilito nel 1941 nella vecchia birreria di Prato all'Isarco.
L'offerta del tempo libero inizia qui sulla Ciclabile Valle Isarco, che ti porta a Bolzano e continua poi, come Ciclabile dell'Adige, a Merano. Nell'altra direzione, il percorso collega il paese a Bressanone, e lungo la Ciblabile Alta Valle Isarco pure col Brennero. Grazie alla sua posizione centrale, Prato all'Isarco è anche ben connesso con i mezzi del trasporto pubblico che ti portano alle attrazioni e le mete escursionistiche in Valle Isarco e nell'area del Catinacco-Latemar, oppure a Bolzano dove ti aspetta - oltre a un pomeriggio di shopping - Oetzi, l'Uomo venuto dal ghiaccio.
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