Tra le Buche di Ghiaccio e la Costiera della Mendola si estendono i boschi del Monte Ganda, un’oasi per escursionisti
Galleria immagine: Ganda di Appiano
Dove l'Oltradige passa da Appiano a Caldaro, si trova la località di Ganda (Gand). Anche il rilievo sovrastante porta lo stesso nome: Monte Ganda. I coni detritici ai suoi piedi sono un fenomeno naturale particolare, che in estate attira numerosi escursionisti: le Buche di Ghiaccio.
Attraverso gli strati di porfido quarzifero dei massi rocciosi fluisce l'aria, che si raffredda e fuoriesce dal terreno come corrente d'aria fresca. Grazie al fenomeno, in mezzo al clima mediterraneo, prospera una vegetazione alpina unica. A Ganda sono state ritrovate tracce di insediamenti antichi. La zona lungo la Strada del Vino era apprezzata già dai Romani, che qui coltivavano le viti.
Le prime tracce di insediamento nel territorio comunale di Appiano, come cocci di terracotta, risalgono però al 5000 a. C. A Ganda stessa non ci sono edifici storici: il sontuoso Castel Ganda si trova a Piganò, frazione di San Michele Appiano. A partire dagli anni Cinquanta, nella zona di Ganda di Sotto sono sorte le prime abitazioni, in seguito si è aggiunta Ganda di Sopra.
La posizione è ideale per escursioni a piedi o in bicicletta. A Ganda si collega Pianizza di Sopra, una frazione di Caldaro, e al di sopra si erge il Monte Ganda. Un itinerario in mountain bike da qui porta sulla Mendola e sul Monte Macaion. Tornante dopo tornante, si sale la famosa strada del passo, che mostra il Lago di Caldaro e l'Oltradige da una prospettiva particolare.
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